La Gazzetta dello Sport riflette sul ritorno di Spalletti a Napoli, tra ricordi felici e scelte attuali. L’allenatore lavora con determinazione, consapevole del passato ma concentrato sul presente e sul futuro della squadra.

rassegna
Da eroe a traditore, Spalletti torna a Napoli da avversario per la prima volta – GdS
Napoli-Juve, il ritorno di Spalletti
—"Spalletti lavora per questo e contro il suo passato degli anni felici. Fa parte del gioco. Qualche napoletano non l’ha capito e non lo capirà, tutti gli altri non si scorderanno il passato e soprattutto il troppo famoso tatuaggio sovrapposto dal marchio Juventus e prima da quello della Nazionale, come canterebbe Francesco De Gregori e «la mia faccia (puoi) sovrapporla a quella di chissà chi altro ancora. Resta lo scudetto, trentatré anni dopo quelli maradoniani, perché se nel tango nessuno può togliere quello che si è ballato, nel calcio nessuno può togliere quello che si è vinto (a meno di frodi), tra l’altro stracciando un campionato prima che arrivasse la primavera, perché quell’anno la primavera a Napoli si è chiamata Luciano Spalletti e anche l’estate, stesso nome".
© RIPRODUZIONE RISERVATA

