Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

rassegna

Napoli-Juve, scelto l’arbitro del big match: l’anticipazione – CdS

napoli juve
L'anticipazione del CorSport

Emanuela Castelli

Sarà l'arbitro Doveri a gestire fischietto e cartellini in Napoli-Juve. Un match tutt'altro che semplice, in primo luogo perché si affrontano la prima e la seconda di Serie A, in secondo luogo perché si tratta di squadre che approcciano alle partite in maniera decisamente diversa ed infine perché il match è sentitissimo a queste latitudini ed il Maradona sarà una bolgia che sosterrà i suoi per 90' ed oltre.

Doveri, i precedenti tra Napoli e Juve

doveri
—  

Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Il migliore (arbitro, ndr), nella visione di Gianluca Rocchi, che il designatore lo fa di mestiere, risponde al nome di Daniele Doveri, 45 anni, ex internazionale, presidente della sua sezione (Roma1). Rocchi lo stima moltissimo, lui ha sempre ripagato la fiducia: lo ha tenuto “nascosto” in questo inizio di stagione (la scorsa settimana è andato a Cipro con La Penna per dirigere AEK Larnaca-Paphos, sfida al vertice del campionato cipriota), fornisce le garanzie necessarie sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. I giocatori hanno sempre accettato le sue decisioni, in campo sa farsi rispettare limitando l’uso dei cartellini. Sia Napoli che Juventus non hanno mai mostrato di non gradire la presenza di Doveri, e si che i precedenti con le due squadre non sono mancati: 23 con la Juventus (con 13 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte) e 33 con il Napoli (19 vittorie, 9 pareggi e 5 ko). Con quella di venerdì, per Doveri si tratterà del terzo Napoli-Juve diretto in carriera. I due precedenti hanno sorriso alla squadra azzurra, anche in maniera decisa. L’ultima volta, sempre al Maradona: finì 1-0, bastò un rigore di Insigne, era il marzo del 2021. La prima volta, invece, il Napoli non la dimenticherà facilmente: il 17 giugno del 2020, in piena epoca-Covid, toccò all’allora internazionale romano dirigere la finale di coppa Italia in un Olimpico deserto, 120 minuti senza reti poi dal dischetto sbagliarono Danilo e Dybala e il trofeo finì nelle mani di De Laurentiis".