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rassegna

Napoli-Inter, le violazioni del protocollo fuori e dentro il campo: i dettagli

Maria Ferriero

Nella serata di ieri, in più di un’occasione non hanno retto le linee guida decise dal Cts. Oltre ai piccoli dettagli quali il segno della croce, i baci al cielo e le mani sul viso. Tra il Napoli e l’Inter ci sono almeno due nitidi...

Nella serata di ieri, in più di un'occasione non hanno retto le linee guida decise dal Cts. Oltre ai piccoli dettagli quali il segno della croce, i baci al cielo e le mani sul viso. Tra il Napoli e l'Inter ci sono almeno due nitidi momenti in cui il protocollo non è stato rispettato. Entrambi messi in evidenza dall'edizione odierna del quotidiano La Repubblica.

Napoli-Inter, le violazioni al protocollo

Il primo fa riferimento al gol messo a segno dai nerazzurri e all'esultanza che qualche minuti dopo ne è scaturita: "Un altro momento in cui è difficile trattenere la gioia, i calciatori sono ragazzi, ogni gol è uno spritz: Brozovic va verso il danese e gli colpisce il gomito con la mano, le distanze durano un attimo ed è quasi mucchio, non come in Germania dove i primi gol erano solo una danza, una coreografia, qui c’è subito Barella che stringe Eriksen e insomma così va".

Il secondo, invece, resta legato ancora ad un gol ma a quello del pari, messo a segno da Mertens, e che ha regalato la finale ai partenopei: "I giocatori azzurri assistono al buffo balletto di Insigne, autore dell’assist, e subito si precipitano addosso a Mertens: è un nodo di corpi come dopo un gol nella vita di prima. Nessuno sceglie di rimanere indietro. E in quel momento salgono i fuochi d’artificio nel cielo, fuori dal San Paolo e più in lontananza, almeno lassù non c’è nulla da distanziare".