L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sul match tra Napoli e Inter, semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma giovedì sera.
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Napoli-Inter, De Laurentiis mette le mani avanti: in Coppa Italia si giochi a porte aperte. Avvisate Lega e FIGC
Il Mattino si sofferma sul match tra Napoli e Inter, semifinale di ritorno di Coppa Italia
Napoli-Inter, il club azzurro mette le mani avanti
Il Napoli mette le mani avanti. Nessuno pensi di far giocare Napoli-Inter a porte chiuse. Già, poche ore dal provvedimento che fa slittare al 13 maggio la gara tra nerazzurri e bianconeri all'Allianz Stadium, ecco che all'orizzonte rischia di esserci già un'altra polemica. Perché la semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma giovedì, il Napoli vuole che venga giocata come da programma. Con le stesse disposizioni messe in atto per l'altra semifinale, mercoledì sera, tra Juventus e Milan. Ovvero a porte aperte e con il divieto di accesso per i tifosi provenienti dalla Lombardia, dal Piemonte e da tutte le altre regioni coinvolte dal focolaio di Coronavirus.
La preoccupazione di De Laurentiis
De Laurentiis è preoccupato. Già non condivide la decisione di far saltare la giornata di campionato come da programma, non accetterebbe facilmente decisioni che possano modificare lo svolgimento della semifinale di giovedì. E ha già allertato la Lega, la FIGC e il CONI. se la Prefettura o la Presidenza del consiglio dei ministri dovessero decidere, per un motivo o un altro, che anche a Napoli debbano essere applicare misure di emergenza sanitaria, Napoli-Inter va disputata in altra data. E con i tifosi sugli spalti (già venduti quasi 38mila biglietti). Esattamente come per Juventus-Inter. Ieri al San Paolo, per la gara con il Torino, nel settore ospiti erano, in ogni caso, 52 i tifosi granata che arrivavano da sotto la Mole. Senza controlli ai prefiltraggi con termoscanner o altro.
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