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calcionapoli1926 rassegna Pandev: “Deluso dal Napoli, Conte resta un fuoriclasse. Sulla sfida con l’Inter…”

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Pandev: “Deluso dal Napoli, Conte resta un fuoriclasse. Sulla sfida con l’Inter…”

Raffaele Troiano
Le parole dell'ex calciatore azzurro ai microfoni de La Repubblica

Goran Pandev, ex calciatore di Napoli ed Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Repubblica, dove ha parlato dell'imminente sfida tra partenopei e nerazzurri. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Pandev: "KO troppo pesante in Europa, il Napoli mi ha deluso. Sull'Inter..."

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Di seguito le dichiarazioni di Goran Pandev ai microfoni de La Repubblica: "Anzitutto, nessuno potrà lamentarsi di arrivare più stanco dell'avversario, avendo giocato entrambe in trasferta martedì. Hanno gli stessi punti in campionato, ma vivono momenti diversi. L'Inter a Bruxelles ha vinto bene. Il Napoli a Eindhoven mi ha deluso. Ha fatto una partita disastrosa. In Europa non si devono fare queste figure".

Su Napoli-Inter: "Nerazzurri favoriti? Champions e Serie A sono diverse. Per l'Inter non sarà una passeggiata. Conte, soprattutto in campionato, è un fuoriclasse. E ce ne saranno tanti anche in campo. Più che la tattica, mi aspetto che possa essere decisiva una grande giocata, in una cornice incredibile".

Sul suo passato in azzurro: "Abitavo al Vomero, cenavo a Posillipo. Mi spiace non avere ancora visitato il murale per Diego ai Quartieri Spagnoli. Se Napoli mi ha lasciato qualche scaramanzia? Non sono scaramantico. Ad alti livelli si arriva con lavoro, correttezza e determinazione. E queste erano le caratteristiche del Napoli, quando ci ho giocato. Si capiva che sarebbe arrivato in alto".


Sulla sua vita quotidiana: "Se vivo ancora a Genova? Certo, avanti e indietro fra Italia e Macedonia. Lavoro con la federazione del mio Paese, per far crescere giovani talenti, e vorrei affidarli ad allenatori italiani. Ho un hotel in Macedonia, dove espongo maglie e trofei, e molti clienti vengono dall'Italia. In casa parliamo macedone, ma ci scappano un sacco di belin. I miei tre figli parlano dialetto. Fanno sport, ciascuno il suo, nessuno il calcio. E va bene così. Ora che non gioco, me li godo".