Su Napoli-Inter: "Nerazzurri favoriti? Champions e Serie A sono diverse. Per l'Inter non sarà una passeggiata. Conte, soprattutto in campionato, è un fuoriclasse. E ce ne saranno tanti anche in campo. Più che la tattica, mi aspetto che possa essere decisiva una grande giocata, in una cornice incredibile".
Sul suo passato in azzurro: "Abitavo al Vomero, cenavo a Posillipo. Mi spiace non avere ancora visitato il murale per Diego ai Quartieri Spagnoli. Se Napoli mi ha lasciato qualche scaramanzia? Non sono scaramantico. Ad alti livelli si arriva con lavoro, correttezza e determinazione. E queste erano le caratteristiche del Napoli, quando ci ho giocato. Si capiva che sarebbe arrivato in alto".
Sulla sua vita quotidiana: "Se vivo ancora a Genova? Certo, avanti e indietro fra Italia e Macedonia. Lavoro con la federazione del mio Paese, per far crescere giovani talenti, e vorrei affidarli ad allenatori italiani. Ho un hotel in Macedonia, dove espongo maglie e trofei, e molti clienti vengono dall'Italia. In casa parliamo macedone, ma ci scappano un sacco di belin. I miei tre figli parlano dialetto. Fanno sport, ciascuno il suo, nessuno il calcio. E va bene così. Ora che non gioco, me li godo".
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