Dario Marcolin, noto ex calciatore e commentatore tecnico di DAZN, è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio, nel programma condotto da Luca Cerchione, Mattia Fele e Pasquale Caldarelli. Focus del suo intervento il rendimento del Napoli contro la Juventus e le prospettive stagionali della rosa di Spalletti.
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Marcolin entusiasta: “Spalletti ha migliorato il gruppo, Di Lorenzo sembra un robot!”
Le parole di Dario Marcolin, intervenuto ai microfoni di 1 Football Club su 1 Station Radio
Marcolin: "Sampdoria fondamentale, Di Lorenzo sembra un robot..."
Di seguito, un estratto raccolto per 1 Station Radio dalla redazione di calcioinpillole.com:
"Napoli in crescita: la partita contro la Sampdoria sarà fondamentale per il prosieguo perché vale molto in vista della classifica. Queste partite fanno 'cassetto': se pensi ai 7 punti in più con i pareggi avvenuti con le 'piccole' sarebbe stato diverso. Questi sono match che ti fanno diventare solida la classifica. Spalletti ha fatto vedere che le assenze hanno mostrato la capacità di essere più squadra rispetto ai bianconeri".
Su Lobotka e Ghoulam
"Di molto è aumentata la media delle prestazioni, Spalletti ha migliorato il prodotto e minutaggio dei calciatori, vedi Lobotka. Se il Napoli continua a rimanere in scia dei primi posti con queste assenze, poi quando torneranno cambierà il campionato. Ghoulam? Ha un tempo di gioco differente rispetto agli altri, ma se lo accompagna la prestazione fisica può dimostrare di essere quello di tre anni e mezzo fa".
Sulle prestazioni di Di Lorenzo
"In tutto il campionato è quello che ha giocato più di tutti. C'è da fargli i complimenti, perché sembra quasi un robot. Se può pagare qualcosa alla lunga? Ha fatto 31 partite e sei solo al 9 gennaio. Lui ha davanti ancora 4 mesi, oltre la Nazionale che potrà togliergli delle energie. Lui mi sorprende perché fisicamente è superiore agli altri: o è un uomo o una macchina (ride, ndr). Se è umano qualcosa può succedere però. Ma la sua professionalità lo fa essere un giocatore fisicamente superiore agli altri".
Sulla decisione di Lorenzo Insigne
"Un pochino gli dispiacerà, ho visto che con la Juve ha corso il triplo degli altri. Nessuno poteva dire che stesse pensando al proprio futuro, ma alla soglia dei 31 anni può starci una scelta di vita diversa, anche per cause familiari. La sua convivenza a Napoli deve essere intelligente, ma succederà che qualcuno può dirgli qualcosa e lui deve andare per la sua strada".
Su Tuanzebe
"Non lo conosco bene, ma sono molto curioso. Visti gli ultimi colpi del Napoli significa che è un giocatore forte e che può cambiare le cose".
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