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Maledizione infortuni, Napoli già in emergenza: ecco come è cambiata la preparazione

Napoli infortuni
Nel giro di due settimane un quantitativo elevato di infortuni ha colpito la squadra azzurra: svelati i possibili motivi dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Era risaputo, i cambiamenti erano dietro l'angolo. Il primo è avvenuto in panchina, una notizia di sicuro rilevante. Perché sin dal principio Garcia era a conoscenza delle difficoltà da riscontrare nella gestione del Napoli campione d'Italia. Nessuno, tuttavia, poteva immaginare il quantitativo elevato di infortuni i quali hanno colpito la squadra azzurra.

Maledizioni infortuni per il Napoli: ecco come è cambiata la preparazione

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Di seguito i cambiamenti nella preparazione sottolineati dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Prima di fa sciarsi la testa, conviene farlo ad una gamba: e passando da Mario Rui (28 luglio) ad Amir Rrahmani (8 agosto), è chiaro che nasca il sospetto che ci siano spilloni conficcati da qualche parte, certo nell’aria. La maledizione di Castel di Sangro è nei fatti e certo non è colpa del clima, però le statistiche traballano e un pizzico di apprensione afferra alla gola oppure semplicemente ai muscoli, alle caviglie, alle ossa: e quando Victor Osimhen va a sbattere addosso a Natan e comincia a rotolarsi sull’erba.


Il dubbio d’essere entrati in conflitto con un’entità insuperabile, dagli effetti indesiderati, s’intrufola nel Napoli, fa il giro del «Patini», oscura la mente, mica il cielo, lascia un po’ perplessi, certo inquieti. Il tutto va inserito nel contesto d’una preparazione diversa, consegnata completamente a Paolo Rongoni, il successore di Francesco Sinatti, che stavolta deve orientarsi su una stagione differente dalla precedente, in cui non ci saranno soste lunghe e si giocherà a Natale e pure a Capodanno e che Garcia ha indirizzato anche scientificamente o mediaticamente. Però qualcosa è mutato, è scritto (quasi) quotidianamente nel libro bianco".