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NAPLES, ITALY - MAY 11: Napoli players show their disappointment after the Serie A match between Napoli and Genoa at Stadio Diego Armando Maradona on May 11, 2025 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Napoli nervoso, poco produttivo, contratto contro il Genoa, i segnali che sarebbe stata una serataccia erano chiari. Ed ora a Parma sarà battaglia. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"Il Genoa di Vieira non regala nulla: prima pressione feroce e aggressioni a tutto campo uomo su uomo, difesa alta sulle punte del Napoli. Che, dopo un buon avvio con quattro chance, comincia a perdere tanti duelli e costruisce con difficoltà. E si innervosisce. Troppo: dopo il vantaggio, piuttosto che azzannare l'avversario, gli azzurri vanno quasi in tilt e si fanno aggredire. Comandano il gioco, sì, ma non ci sono spazi e il possesso diventa improduttivo (64,7%). Non è un caso che anche a inizio ripresa, con tutti gli uomini marcati, tocchi spesso a Meret provare il lancio lungo su Lukaku. Situazione di stallo, brutta storia. Bruttissima quando Vasquez salva su Anguissa a botta sicura (55'): si chiamano segnali".
"Ma il Napoli ha l'asso e il Jack nelle maniche: McTominay parte come un bulldozer e ispira Raspa-gol. Una liberazione. Conte urla: «Testa!». Ma a usarla è Vasquez su cross di Martin: gol, 2-2, sovrastando Olivera e Billing. Appena entrato per Raspadori: sostituzione sanguinosa, a conti fatti. E prima rete subita di testa in tutto il campionato: altro segnale di una serataccia. E quando Billing al 93' sbaglia proprio l'incornata a sei metri dalla gloria su cross di Neres, diventa tutto chiaro: domenica a Parma sarà un inferno".
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