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rassegna

Napoli-Empoli, la gara del cuore di Sarri: il comandante diventato maestro con loro

Sara Ghezzi
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Il tecnico questa sera sarà avanti alla tv a tifare le squadre a cui è maggiormente legato

Maurizio Sarri ha il cuore diviso in due, tra Napoli e Empoli, sono infatti questi i due club in cui ha lasciato un pezzettino di sé e sicuramente questa sera sarà avanti al televisore a godersi una sfida fondamentale per entrambe. In Toscana ha sorpreso tutto spingendo De Laurentiis a puntare su di lui e proprio all'ombra del Vesuvio è nato il Sarrismo come sottolinea l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo.

Napoli-Empoli, la gara del cuore di Sarri: il comandante diventato maestro con loro

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"Empoli e Napoli sono i due pezzi più importanti del suo cuore di ghiaccio. Tre anni alla corte di Corsi e altri tre anni con De Laurentiis. Sognava, in entrambi i casi, di diventare una specie di Ferguson ma alla fine non è andata così. A Empoli per sua scelta: alla chiamata di De Laurentiis, che rimase stregato dalla lezione di calcio che Sarri diede a Benitez (4-2 per i toscani) non riuscì a dire di no. Si emozionò a tal punto che firmò un contratto talmente al ribasso (700 mila euro all'anno) che alla fine se ne sarebbe pentito amaramente. Ma è storia vecchia, vecchissima. Dieci anni sono passati. Ma se Sarri è diventato Sarri lo deve all'Empoli: prima era uno che macinava panchine ed esoneri, poi a pochi passi da casa della sua Figline Valdarno, la svolta. Il triennio 2012-2015 regala la promozione in serie A e poi una salvezza a colpo di spettacolo. Nel 2012/2013 l'Empoli era praticamente ultima e alla fine arrivò alla zona playoff, salutando il sogno promozione soltanto dopo la sconfitta con il Livorno. Ma è il segnale di ciò che verrà, visto che gli azzurri nell'annata seguente si prendono la B. Ad Empoli lancia Hysaj, Tonelli, Mario Rui, Valdifiori e Regini che poi il Comandante si ritrova a Napoli. Prima di Mertens-Higuain, i suoi gemelli del erano Tavano-Maccarone: prima dei fedelissimi Hamsik e Albiol, nel suo cuore c'erano capitan Moro, Pratali, Croce, Laurini e Pucciarelli, Saponara".

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