Il Napoli soffre in campionato e trionfa in Champions. Il dato

Il Napoli vacilla nella testa: gli azzurri hanno problemi in campionato e non in Champions League, nonostante l'avversario sia di una struttura completamente diversa. Il Corriere dello Sport ha analizzato proprio questo problema.

Il Napoli cede punti per l'aspetto mentale: che differenze!

In campionato non c'è il Liverpool, sembrerebbe una fortuna e se fosse un problema? L'ironia è supportata dai numeri: il Napoli si difende meglio in Champions, tra le big d'Europa, mentre in Italia fatica a proteggersi, è più fragile. Ha subito un solo gol in due partite coi Reds, in totale 4 dopo 5 giornate (3 dal Salisburgo) della fase a gironi, neppure uno per gara. Una solidità infrasettimanale che nel weekend crolla: in Serie A, dopo 13 incontri, sono già 16 i gol subiti, troppi per una squadra che ha attraversato Anfield senza piegarsi, rientrando a casa sana e salva, con qualche ferita che neppure provoca dolore. Non c'è da stupirsi, dunque, se gli ottavi sono ad un passo (basta un punto col Genk) mentre il quarto posto, il primo utile per regalarsi la prossima Champions, ne dista cinque, di lunghezze. 

Si lavora sulla testa

Sarà la musichetta, il fascino di certe notti o il minor tempo a disposizione per rimediare: dovrà pur esserci una spiegazione a questo rendimento alternativo, eppure il calcio è identico ovunque, però bastano i dettagli a fare la differenza. Solidità e cinismo: in Europa sono bastate 7 reti per raccogliere 9 punti, in Italia il Napoli ha segnato più del triplo (22) ma solo per il doppio (quasi) dei punti (20). Ancelotti si augura di ritrovare in Serie A il volto Champions della sua squadra. Vuole la stessa attenzione, applicazione, concentrazione di mercoledì. È stata una prova incoraggiante che necessità di ulteriori conferme per acquisire maggior valore. Come questo campionato da affrontare come fosse l'Europa.