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Il Napoli è come la città: talento, creatività e l’organizzazione di De Laurentiis

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Il sogno scudetto del Napoli parte anni fa

Sara Ghezzi

Il Napoli sta vivendo una stagione magica. Gli azzurri viaggiano ad una velocità impressionante, il doppio delle avversarie che si trovano ad un a distanza quasi siderale. Infatti l'Inter seconda in classifica si trova a -15 e il Milan a -18. Tanti punti che portano il popolo azzurro a sognare sempre di più il ritorno dello scudetto da queste parti dopo 33 anni. Un risultato quasi in aspettato per tutti soprattutto dopo la rivoluzione estiva. Eppure De Laurentiis è sempre stato sicuro della bontà del suo progetto che metteva da parte giocatori affermati e costosi, per puntare su giovani affamati e ricchi di talento. Un cammino che ha fatto chiudere nell'armadio coloro che in estate mugugnavano, come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno. A seguire un estratto dell'articolo.

Il Napoli è simile alla città: talento e creatività con l'organizzazione di De Laurentiis

De Laurentiis
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"I successi calcistici sono diventati un altro formidabile atout di quella che potremmo definire una sempre più evidente egemonia culturale di Napoli. Oggi la nostra città è decisamente la più alla moda in Italia; quella ritenuta più creativa, originale, di successo. La squadra anche negli anni in cui lo scudetto sembrava un sogno irraggiungibile e c’era chi mugugnava contro il «braccino corto» di De Laurentiis, è la perfetta controprova di tale immagine. C’è infatti voluta molta creatività per metter su una tale macchina da calcio rinunciando a campioni affermati ma forse appagati e ingaggiando campioni sconosciuti ai più ma formidabili, come il duo Kvara-Osimehn. Ma si è trattato di una creatività ben diversa da quella di solito in voga a Napoli: basata cioè sulla concretezza, sulla prudenza, sull’organizzazione, non affidata al puro talento".