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L'analisi della vittoria del Napoli, arrivata contro il Monza dopo un primo tempo preoccupante risollevato dai cambi di Conte
Il Napoli di Conte è immortale: resilienza, capacità di affrontare le avversità, forza nel reagire agli scherzi del destino ne hanno sancito la possibilità di guardare tutti all'alto in basso per gran parte del campionato, per tornare a dominarlo dall'alto ora insieme all'Inter. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "L’altro aspetto davvero straordinario della squadra di Conte (oltre la tenuta difensiva, ndr) è la magnifica capacità di reazione: a Monza mancavano Juan Jesus (stagione finita), Neres e Buongiorno, e con il totem Rrahmani ha debuttato dal primo minuto Rafa Marin dopo aver giocato appena 23 minuti in otto mesi. Con l’Empoli mancavano Di Lorenzo, Buongiorno e Anguissa. Meret e Buongiorno contro il Bologna e così via fino alla trasferta di Bergamo con l’Atalanta datata 18 gennaio: è stata l’ultima volta in cui Conte ha potuto contare sulla rosa al completo. La chiamano resilienza".
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