Il tecnico azzurro può contare su tre esterni di primo ordine in attesa del nuovo arrivo dal mercato
Il Napoli riparte dalle ali che già corrono e fanno sognare. A dispetto dell'infortunio di Politano, come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, in grande spolvero Neres e primi sprazzi di Noa Lang, in attesa del quarto da inserire nel pacchetto. A seguire un estratto dell'articolo.
Le ali del Napoli fanno già sognare: Neres e Politano le certezze
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"Corrono le ali del Napoli verso l’area avversaria e la nuova avventura. Saranno ancora una volta preziose per Conte e dovranno avere caratteristiche complementari in una stagione ricca di impegni e nel contesto tattico di ogni singola partita che potrà variare a seconda delle situazioni. Politano le ha giocate tante, quasi tutte, ha fatto l’ala, l’esterno più basso, si è sacrificato, ha corso senza fermarsi e ha contribuito al tricolore con tre gol e una serie infinita di preventive fondamentali. Ha dato equilibrio alla squadra. Conte ha molto apprezzato lo spirito di sacrificio di Politano - dopo averlo conosciuto più giovane all’Inter quando non era ancora il giocatore completo che è oggi - e gli chiederà lo stesso quest’anno, così come a tutti gli altri esterni offensivi, ben consapevole che ognuno ha le proprie qualità e avrà le proprie occasioni. Ormai è un pezzo portante di questo gruppo e in campo fa sempre il suo dovere. Uno così, insomma, fa sempre la differenza. E Conte lo sa bene. Sempre a destra Neres rappresenterà un’alternativa impor tante a Politano. In amichevole, contro il Catanzaro, ha propiziato il primo gol di Raspadori con uno spunto in dribbling lasciando sul posto l’avversario. Anche con l’Arezzo, nel secondo tempo, l’ex Ajax è apparso subito in forma. Brillante, vivace, ispirato. Aveva sfiorato il gol in più riprese. Lo scorso anno proprio a destra, prima di spostarsi dall’altra parte del campo dopo l’addio di Kvaratskhelia, aveva mostrato di sé la versione migliore. Neres ripartirà da lì e può essere l’arma in più di Conte. Anche il ritiro estivo fatto con la squadra può diventare un fattore per la crescita ulteriore di un giocatore che, all’età di 28 anni, nel pieno della sua maturità calcistica, ha ancora tanto da dimostrare. Il meglio insomma, sembra ancora dover arrivare".