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Il Napoli fa paura, è finito il tempo dei complimenti: ora è tempo delle polemiche

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Intorno alla squadra azzurra iniziano ad esserci tensioni da parte delle avversarie
Sara Ghezzi

Il Napoli di Conte non è più una meteora in vetta alla classifica e le avversarie se ne stanno rendendo conto. Infatti, come sottolinea l'edizione odierna de La Repubblica non è più tempo delle polemiche, ma iniziano ad esserci le polemiche legate intorno alla squadra azzurra. A seguire un estratto dell'articolo.

Il Napoli fa paura, è finito il tempo dei complimenti: ora è tempo delle polemiche

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"Dal 29 settembre al 29 novembre. La fuga in campionato del Napoli taglia oggi il traguardo già significativo dei due mesi esatti, in cui per 8 giornate le inseguitrici hanno cercato invano di mettere in discussione dal leadership solitaria della squadra di Antonio Conte. In principio era sembrato un allungo un po’ occasionale, quello della capolista, favorito anche da qualche inatteso scivolone delle grandi favorite nella volata per lo scudetto. Invece gli azzurri fanno sul serio e stanno dimostrando sul campo di essersi lasciati molto più in fretta del previsto alle spalle il crollo del campionato scorso, terminato da Di Lorenzo e compagni al decimo posto. Il sogno è cominciato lo scorso 29 settembre al Maradona con la vittoria contro il Monza e il Napoli lo ha consolidato nei successivi due mesi con gli ottimi risultati ottenuti contro Como, Empoli, Lecce, Milan, Inter e Roma: una striscia positiva interrotta momentaneamente solo dalla resa a Fuorigrotta con l’Atalanta . La squadra di Conte sta facendo capire strada facendo di non essere da sola lassù per caso e hanno cominciato a capirlo pure le avversarie, tant’è che nelle ultime giornate intorno agli azzurri è salita di colpo la tensione, dopo la valanga di diplomatici complimenti che aveva accompagnato per un po’ la capolista. La simpatia ha lasciato infatti il posto alla preoccupazione e le big hanno capito di dover fare i conti al tavolo della partita per lo scudetto con un avversario in più: tanto agguerrito, quanto inatteso. I risultati dicono del resto che il Napoli non può essere più considerato una meteora in testa alla classifica e va preso viceversa molto più sul serio. Il gioco proprio per questo motivo si sta facendo sempre più duro e non sono dunque casuali le polemiche legate agli arbitraggi che hanno accompagnato le ultime due gare degli azzurri, con Inter e Roma. A San Siro il rigore fischiato contro la capolista ha spinto Conte ad alzare la voce, con il tecnico leccese che è stato costretto a lamentarsi pubblicamente sull’utilizzo - a suo giudizio sbagliato - del protocollo Var. Immediata la risposta del presidente dell’Inter Beppe Marotta, di parere opposto rispetto a quello del suo ex allenatore. Ma la tensione è salita ancora di più dopo la vittoria di domenica scorsa a Fuorigrotta contro i giallorossi, col polverone mediatico sollevato per le due - presunte - ammonizioni risparmiate a Lukaku: il match winner con un gol nella ripresa della sfida. Massa era stato permissivo pure con il difensore ospite Celik, eppure l’attenzione generale si è concentrata solo sui falli del bomber belga. Due mesi di fuga cominciano a fare paura".