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Napoli trasformista, in sei mesi Conte ha già cambiato tre moduli: l’analisi

conte napoli
Il tecnico può contare sulla versatilità dei suoi giocatori
Sara Ghezzi

Antonio Conte nella sua carriera si è spesso affidato ad uno stesso modulo che lo ha portato a vincere, ma a Napoli in questi mesi ha mostrato grande duttilità con diversi cambi tattici come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo

L'infortunio di Neres e il nuovo cambio modulo

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"Ora, senza Neres, ecco il ritorno al passato che però sa di nuovo: il 3-5-2 con Raspadori accanto a Lukaku. Un altro modulo, il quarto, almeno sulla carta, dall'estate a oggi. Una soluzione dopo l'altra partendo da concetti base nati ogni giorno in allenamento. Poi, ovvio, la differenza la fanno i singoli e le proprie caratteristiche". 


A Dimaro il 3-4-2-1 poi McTominay ha cambiato tutto

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 "Il primo Napoli di Conte, quello nato tra Dimaro Folgarida e Castel di Sangro aspettando i pezzi grossi del mercato, è partito col 3-4-2-1, modulo utilizzato dall'allenatore anche al Tottenham. Difesa a tre, due esterni larghi, Politano e Kvara dietro la punta che a Verona fu Simeone e con Bologna e Parma Raspadori. Aspettando Lukaku. Al georgiano, oggi al Psg, Conte chiedeva un calcio inedito, movimenti diversi, ovvero accentrarsi di continuo, cercare e dialogare con la punta, entrare dentro al campo e non solo affondare partendo largo. Mazzocchi giocava a destra, dietro Politano. Buongiorno faceva il centrale a sinistra con Rrahmani perno difensivo. Quel Napoli è esistito fino alla quarta giornata, 15 settembre, trasferta a Cagliari. Dopo, dalla Juve in poi, con l'ingresso in squadra di McTominay, Conte ha sacrificato Mazzocchi inserendo lo scozzese al suo posto e blindando tutti gli altri: lo stesso Napoli, ma un Napoli diverso".

I diversi ventagli di Conte

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"Difesa a quattro, Di Lorenzo da centrale di destra a terzino, Olivera più basso a sinistra, Buongiorno accanto a Rrahmani, Kvara e Politano di nuovo larghi quasi a tutta fascia, McTominay punta aggiunta a Lukaku. Una sorta di 4-2-4, come ha spesso ricordato Conte, che di fatto somigliava a un 4-2-2-2 dato che Kvara e Politano agivano comunque da esterni offensivi. Numeri relativi. Contavano, come sempre, le idee, i principi, i movimenti ormai collaudati. Lentamente, ad esempio, McTominay ha cominciato ad abbassarsi fino a diventare mezzala accanto ad Anguissa. Dal 4-2-4 al 4-3-3 con gli stessi interpreti. Tanti vestiti, lo stesso Napoli. Elegante e vincente. Aspettando il 3-5-2".

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