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La lista del Napoli per il post Raspadori
Il brand Napoli cresce ancora. Cessioni, risultati sul campo e autoproduzione di film e divise portano il club al quarto posto in Italia. Un articolo de Il Mattino approfondisce la questione.
"Dal report 2025 si possono estrapolare poche ma sostanziali verità: Real Madrid e Barcellona guidano la classifica dei club con il brand migliore, ma nella Top 10 mondiale ci sono ben sei club inglesi. Poi, il Bayern Monaco resta una certezza anche senza fare stravolgimenti eccessivi. Il Psg ha scelto la strada giusta: i parigini, vincitori della Champions, hanno incrementato del 13% il proprio valore raggiungendo quasi il miliardo e mezzo. Un processo che va ormai avanti da anni per il club francese. E l'ultima verità è quella che fa più male: nella Top 10 ancora esclusi club italiani, arrancanti e in ritardo. Ma una crescita esponenziale è quella del Napoli di AurelioDe Laurentiis. Non è solo la vittoria di due scudetti in tre anni, anzi. Ma un percorso virtuoso che ormai il club azzurro ha intrapreso da anni, incrementandolo dopo il covid. Negli ultimi 12 mesi il brand del club della famiglia De Laurentiis è salito ulteriormente, migliorando del 11% ancora. In Italia solo la Roma ha fatto meglio in quanto a crescita (+15%), ma il club degli americani insegue ancora nella classifica generale. Gli azzurri hanno lavorato sodo dentro e fuori dal campo, oggi il valore del brand Napolisi attesta sui 240 milioni di euro. Quali sono i motivi del salto in avanti? Di certo le vittorie sul campo. Il Napoli ha rafforzato il proprio brand grazie anche all’autoproduzione delle divise e a una strategia comunicativa sempre più efficace, che ha ampliato il seguito internazionale del club, portandolo dagli USA alla Corea. Gli azzurri sono oggi il quarto club italiano per valore, al 21° posto mondiale, davanti alla Roma. In Italia restano in testa Juventus, Inter e Milan, seppur in calo, mentre anche l’Atalanta è entrata nella Top50. Tuttavia, tutte le italiane restano distanti dai grandi club europei, soprattutto inglesi e spagnoli. Per colmare il gap servirebbero stadi moderni, maggior coinvolgimento dei tifosi e riforme legislative: obiettivi ancora lontani nella realtà italiana del 2025".
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