rassegna

Napoli-Barcellona, i sei motivi per lo scatto d’orgoglio: all-in su Kvara-Osimhen

Osimhen napoli barcellona
Non giocano insieme dal 23 dicembre, l'ultima di Osi prima della partenza per l'Africa
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Napoli-Barcellona è partita dal sapore antico, fascinoso, di un passato immortale che resta lì a galleggiare nella memoria: la grandezza di Diego, il suo derby, ma anche l'occasione - da cogliere al volo - per il Napoli di mostrare uno scatto d'orgoglio a margine di una stagione fin qui da dimenticare. In panchina debutto in azzurro per mister Francesco Calzona, che dovrà tirar fuori il meglio dai suoi calciatori dopo i soli due allenamenti a disposizione.

Napoli-Barcellona per l'orgoglio

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Sembra di un’altra epoca, l’ultima partita giocata dai gemelli dello scudetto fianco a fianco: Roma-Napoli, 23 dicembre. Sessanta giorni oggi, due mesi senza Victor (volato poi in Africa) e senza la coppia dei sogni. Che però, in questa stagione disgraziata e malandata, ha fatto più incubi insieme con i compagni: il Barça, il fascino del derby di Diego al Maradona, la vetrina d’Europa, l’onore da riscattare, Spalletti in tribuna e la necessità di dare una risposta dopo due esoneri e tre allenatori impongono però uno scatto d’orgoglio. Di classe e gol: 5 in campionato in 7 partite senza Osimhen; 8 in 9 gare se consideriamo la Supercoppa. Reti di Kvara da quel dì: una contro il Verona, stupenda. Però unico esemplare".


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