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Napoli spuntato, la percentuale realizzativa è troppo bassa: l’analisi

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Ben al di sotto delle potenzialità azzurre, l'attacco ha segnato fino ad ora troppo poco: il Corriere del Mezzogiorno conduce un interessante focus
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Napoli di Rudi Garcia ha iniziato in modo sorprendentemente poco prolifico il campionato. Delle oltre 60 occasioni create, ha segnato solo sei reti, di cui una dal dischetto. Tanti gli attaccanti ancora a secco.

Napoli, troppi pochi gol: che succede?

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Ne parla oggi il Corriere del Mezzogiorno, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Dopo la sconfitta contro la Lazio, il focus ha riguardato soprattutto la fase di non possesso che è saltata nella ripresa dopo il gol di Kamada, perdendo le distanze e concedendo gli spazi per le ripartenze. C'è un dibattito aperto, però, anche a livello offensivo: il Napoli ha una percentuale realizzativa molto bassa, del 9%, ha prodotto 64 tiri realizzando solo sei gol in tre partite, di cui uno su rigore contro il Sassuolo. L'attacco ha un potenziale non ancora espresso, sul mercato il Napoli ha trattenuto i suoi gioielli Osimhen e Kvaratskhelia e inserito Lindstrom al posto di Lozano. Finora nelle prime tre giornate hanno segnato soltanto Osimhen e Politano tra gli attaccanti, poi c'è la rete di Di Lorenzo contro il Sassuolo a completare il bottino. Sono ancora a secco Raspadori, che ha fallito un rigore contro il Sassuolo, Kvaratskhelia, Simeone, Lindstrom e anche Elmas che galleggia tra centrocampo e attacco".


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