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Conte ha bisogno ora di un maggior apporto in zona gol
Come riportato dall'edizione odierna de Il Mattino, è arrivata l'ora di Napoli-Atalanta, l'ora della verità per Antonio Conte e gli azzurri. Dopo interi giorni di rumorose chiacchiere intorno all'ambiente napoletano, è arrivato il giorno per l'undici partenopeo di zittire tutto e tutti sul campo. Ecco quanto, dell'analisi del noto quotidiano, è stato evidenziato dalla nostra redazione!
Di seguito le parole dell'edizione odierna de Il Mattino: "È arrivata l’ora. Il passato, per Conte, non esiste. Il futuro nemmeno. C’è solo questa partita, c’è l’avversario, c’è il Napoli che deve tornare il suo Napoli. Tutto grava sulle spalle di Antonio Conte: il novembre del suo scontento, porta gli azzurri ad affrontare l’Atalanta quasi con l’acqua alla gola. E con la mannaia delle parole di Conte che incombono su tutto e tutti: «Non accompagnerò il morto». Ecco, ora ci vorrebbe il richiamo a Totò e al suo «47 morto che parla» ma da ridere c’è poco vista le giornate ad alta tensione vissute dagli azzurri. Pure il silenzio pre-ripresa è anomalo: come i giorni di permesso presi subito dopo la vena scoppiata in quel di Bologna. È l’ora della verità, quindi: 20,45 la gara con l’Atalanta del neo tecnico Palladino. Per certi versi, sarebbe stato meglio affrontare ancora il pericolante Juric. Ma tant’è: neppure vale la pena ricordare che bisogna fare i conti con l’ennesima rivoluzione legata all’assenza (pure) di Anguissa. Il 4-3-3 è la soluzione logica, ma poiché bisogna pur sempre fare i conti con il DNA di Conte, ecco che il tecnico è pronto a varare l’inedito 3-4-2-1 che porta Politano in panchina e Jesus di nuovo titolare. E con il nuovo trasloco in campo di McTominay. Nella speranza che non abbia perso tutta la sua genialità nella rovesciata di Glasgow".
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