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Multe Napoli, sei azzurri rifiutano l’arbitro nominato dalla società: per i calciatori non è super partes

De Laurentiis (Getty Images)

La Gazzetta dello Sport riporta nuovi scenari riguardanti le multe emesse dal Napoli contro l'ammutinamento dei calciatori del 5 novembre scorso

Domenico D'Ausilio

C'è un problema che continua a incombere sul Napoli e sulla serenità dello spogliatoio e non mostra soluzioni vicine. Dopo l'ammutinamento del 5 novembre, con la squadra che si rifiutò di andare in ritiro, Aurelio De Laurentiis si espresse in un comunicato il giorno successivo e non ha mai fatto un passo indietro. Vuole imporre pesanti multe ai giocatori e minaccia pure azioni legali per danni di immagine. Rivalendosi proprio sui contratti che riguardano questi diritti, che ogni giocatore del Napoli ha sottoscritto. Le multe richieste dal club ammontano complessivamente a quasi 2,5 milioni ed è stata avviata la procedura degli arbitrati, uno per ognuno dei 24 giocatori. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Guerra multe, sei calciatori rifiutano l'arbitro nominato dal Napoli

Il Napoli ha nominato come proprio arbitro per i 24 collegi da formare il giuslavorista Bruno Piacci. I giocatori hanno nominato diversi altri esperti come arbitri. Ma è clamorosa l’istanza di ricusazione da parte di almeno sei giocatori del Napoli: Insigne, Lozano, Manolas, Mertens, Milik e Zielinski. Questi hanno chiesto al Tribunale di Napoli la sostituzione di Piacci, in quanto partecipando in 24 diversi arbitrati nominati dalla stessa parte, perderebbe la sua figura indipendente di "super partes". Ancora il Tribunale non si è espresso e questo allunga ulteriormente i tempi di una situazione che resterà in stand-by almeno per un altro paio di mesi.