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rassegna

Morte Giani, al Lanciotto non c’erano ambulanza e medico: la ricostruzione

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
La Procura di Firenze indaga sulla tragedia, l'ipotesi di reato è omicidio colposo

Il Giudice Sportivo ha disposto una multa per il Lanciotto. Questa la decisione dopo i tragici fatti di domenica scorsa in Eccellenza toscana, quelli che hanno visto la morte del calciatore Mattia Giani del Castelfiorentino per arresto cardiaco. Così è arrivata una multa per la società ospitante: 400 euro. Nella ricostruzione del Giudice Sportivo si precisa poi che il defibrillatore c'era, ma il personale sanitario no: ecco quindi la multa disposta per il Lanciotto.

La motivazione si legge nella sentenza: "Mancanza di ambulanza e/o medico". Uno scenario, quello ricostruito dal Giudice Sportivo, che pare assomigliare parecchio alla testimonianza di Sandro Giani, padre del calciatore. Si legge infatti che il giocatore è stato soccorso "dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e il defibrillatore presente negli spogliatoi. Poi sopraggiungeva dopo 17 minuti una prima ambulanza che proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con un’altra ambulanza". E la Procura di Firenze continua ad indagare: l'ipotesi è quella di omicidio colposo.



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