Francesco Moriero, allenatore delle Maldive, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul Napoli di Spalletti, la sfida alla Roma e le possibilità di scudetto.
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Moriero: “Spalletti persona eccezionale, il Napoli dimostra di meritare la vetta”
Francesco Moriero, allenatore delle Maldive, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul Napoli di Spalletti
Moriero sul Napoli di Spalletti e la sfida alla Roma
Altri allenatori che le piacciono?
"Spalletti. Quando ho iniziato a fare l'allenatore, Luciano era il mio punto di riferimento. Al netto del lavoro che sta facendo a Napoli, ricordo ancora bene il gioco che proponeva alla Roma, quel 4-2-3-1 era meraviglioso. Andavo spesso a vedere i suoi allenamenti e qualche volta è venuto anche lui a trovarmi a Frosinone. È una persona eccezionale, anche al di là degli aspetti calcistici".
A proposito di Napoli: adesso sfiderà un'altra sua ex squadra, la Roma...
"Gli azzurri stanno dimostrando di meritare il primo posto anche per il gioco e la forza. Creano tantissimo, ma non mi stupisce perché è nelle corde di Luciano lavorare bene con gli esterni".
Esterno è anche Insigne che è in scadenza di contratto, come lei nel 1998 all'Inter...
«Quell'anno giocai e vinsi anche la coppa Uefa, poi sono andato al Mondiale in Francia da svincolato. Contava solo l'equilibrio mentale: io non pensavo al contratto e così farà anche lui, credo. Insigne rappresenta Napoli e il Napoli. Immagino voglia restare ed impensabile che il club si perda un giocatore come lui».
Dall'altra parte c'è Mourinho.
"È un allenatore dal grande carattere e dal grande carisma. Ha già vinto tanto in carriera e questa è una cosa che aiuta. Rispetto a Spalletti sono diverse le filosofie di gioco. Ma nel complesso la Roma per me deve trovare il suo equilibrio. Solo a quel punto potrà dare davvero fastidio a tutti. È una squadra con margini di miglioramento importanti".
Sulla lotta scudetto
Che idea si è fatto sulla lotta scudetto?
"Credo che sia ancora troppo presto per capire come andranno le cose. Il campionato italiano è fatto di equilibri e si corre troppo veloce nel dare i giudizi: bastano due pareggi e salta tutto. La serie A non si vince solo in campo, ma con la fiducia della società e il supporto dei tifosi. Ecco, Napoli e Roma sono due piazze che conosco bene e sono infuocate, lì ogni vittoria può fare la differenza per riaccendere l'entusiasmo".
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