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Milan-Napoli, Spalletti si affida ai titolarissimi: un solo dubbio per il tecnico

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L'assenza di Osimhen potrebbe condurre Olivera alla maglia da titolare: il Corriere dello Sport spiega il motivo

Emanuela Castelli

Milan-Napoli è ad un passo. Il tanto atteso quarto di finale di Champions League non trova gli azzurri nelle migliori condizioni possibili: in forte dubbio Osimhen, Raspadori alle prese con l'ottimizzazione delle sue condizioni fisiche dopo quasi 60 giorni di assenza, Simeone out per infortunio. E, mentre Luciano pensa alle possibili alternative in attacco, comincia a prender forma l'undici titolare di domani sera.

Milan-Napoli, le scelte di Spalletti

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "A Lecce, Piotr Zielinski se ne è stato a riposo ‘90 su ‘90, perché forse era quello che ne aveva bisogno più degli altri. Ma poi, sempre in Via del Mare, Politano ha potuto rifiatare, lui che fa su e giù sulla fascia destra, ed ha giocato solo otto minuti. E al resto, ha provveduto il tempo: cinque giorni per recuperare possono essere sufficienti, il Verona - che verrà dopo - è una preoccupazione successiva - e quindi Spalletti sa che può orientarsi liberamente, con una pressione meno insistente, perché per vincere lo scudetto gli manca veramente poco. Ma il turnover è relativo, ormai bisogna affidarsi alle certezze: ce ne sono, eccome, e da quelle il Napoli riparte. Da una difesa che davanti a Meret va a memoria, da destra a sinistra sono quelli che si immaginano, Di Lorenzo su una fascia, Rrahmani e Kim in mezzo e Mario Rui in lieve vantaggio su Olivera, perché da quella parte ci starebbe Brahim Diaz che sul breve ha bisogno di ritrovarsi accoppiato con un uomo dal passo simile. Una perplessità, ma piccola-piccola così, è su quella corsia, perché Olivera garantisce per esempio fisicità sulle palle inattive e, se non ci fosse Osimhen, a Spalletti tornerebbe utile avere un corazziere capace di andare a saltare sui calci d'angolo, sulle punizioni, contro una squadra come il Milan che sa attaccare e con parecchi uomini. Osimhen è nelle due fasi, che ci sia o che osservi non è mai la stessa cosa, neppure nella propria area".