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rassegna

Milan-Napoli, fiammate del diavolo ma Kvaratskhelia è una furia indomabile

Emanuela Castelli

ll vero diavolo indomabile, ieri, l'ha avuto il Napoli, e porta il nome di Kvaratskhelia

Il Milan ha dominato per la prima mezz'ora di gioco, dove il Napoli è parso ripiegato in difesa, più preoccupato di coprire le linee di passaggio che di creare trame offensive

Poi il Napoli viene fuori con un Kvratskhelia che domina il Milan e decide pur senza segnare. L'analisi del Corriere dello Sport

Così Antonio Giordano dalle colonne del Corriere dello Sport: "In mezzo, il Milan ha fatto il diavolo - uomo contro uomo, sempre - e le sofferenze le ha accusate sulla propria destra, per contenere Kvaratskhelia, una calamita di falli e gialli per Kjaer e Calabria, lasciati da Pioli negli spogliatoi pure per l’affaticamento dell’esterno italiano. Il Napoli è uscito dal suo apparente letargo intorno alla mezz’ora, si è messo a palleggiare con Lobotka e Zielinski, ha cercato con la circolazione da una fascia all’altra di arrivare su Kvara o su Politano, ha aspettato Raspadori e però ha lanciato segnali, a futura memoria lungo corsie dense di fumo. Sergiño Dest non li ha colti, anzi, s’è lasciato confondere e 8' minuti dopo l’ingresso in campo ha ciabattato in evidente stato confusionale sul dribbling di Kvara, una furia a tratti indomabilee in altri un po’ egoista". Il Napoli la porta a casa di forza mentale, organizzazione tattica, pazienza. Un abito nuovo che pare stare a pennello alla squadra di Luciano Spalletti, magnifico sarto di una collezione che pareva fuori produzione.