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Il mercato di gennaio non servirà solo al Napoli a rinforzarsi, ma anche ai due dirigenti, Meluso e Micheli, di riscattare quello estivo. Sull'argomento si è soffermato Il Mattino.
"Il destino dei due non è in discussione, al momento. Ma è chiaro che tutto dipendere da come andranno le cose. Di sicuro, a Meluso è stata concessa subito una visibilità che per anni Giuntoli non ha mai avuto: interviene spesso nelle interviste pre-partita. E lo fa fin dai primi giorni in azzurro. Si è occupato fino ad adesso delle operazioni, per così dire, minori. Ma è stato Meluso a occuparsi delle cessione di Lozano al Psv, riuscendo a strappare circa 12 milioni di indennizzo dal club olandese. Micheli è stato a lungo capo-scountig (dal 2018) ed è stato proprio lui a prendere il posto, o meglio a ricoprire il ruolo, lasciato vacante dalla partenza di Giuntoli per la Juventus. Una promozione sul campo, per così dire. Voluta da De Laurentiis che con Micheli ha sempre avuto un rapporto esclusivo. Insomma, l'esame di riparazione è anche per Micheli e Meluso, c'è poco da fare. 30 milioni per Lindstrom, 12 per Cajuste e 10 per Natan sono un fardello non di poco conto per il bilancio del Napoli".
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