Alex risponde dopo le critiche per la sfida contro il Genoa
—"Due volte ha tolto la palla quasi dalla rete e due volte lo ha fatto contro Sohm. Una volta per tempo: due destri e due scatti di reni clamorosi, di quelli a cui ha saputo abituarci in questi anni. Quelle sono le sue giocate. Vola a respingere e tiene col fiato sospeso tutto lo stadio. Riesce a prendersi la scena anche se la parata della partita la colleziona sicuramente il collega, quel Suzuki che nella ripresa spara sulla traversa la punizione di Mctominay chiudendo il punteggio fino alla fine. Ma per Meret ci sono i riflettori, finalmente. Una risposta alla prestazione grigia dello scorso turno. Qualcuno li aveva addossati a lui quei due gol presi dal Genoa al Maradona, Meret ha risposto come sempre: senza strafare, senza mandarle a dire, solo parando. Che poi sarebbe il suo lavoro. Sempre preciso nelle giocate a Parma, fin dal primo momento: al primo affondo dei padroni di casa si distende e chiudendo lo spazio all'avversario. Quando comincia così, capisci che è la sua serata. Altro che errori, altro che distrazioni: il Meret del Tardini fa anche da regista arretrato e calma i suoi quando c'è da placare i nervi".
Il sogno del bis scudetto
—"E adesso sogno, Alex. Perché alla prossima contro il Cagliari, al Maradona, potrà riscrivere la storia. E prendersi cura dello scudetto ancora una volta, metterci la firma come era stato due anni fa. Non sono in tanti gli azzurri ad aver vinto lo scudetto per due volte: lui, con alcuni compagni di squadra, potrebbe aggiungersi all'elenco. E prendersi cura della storia del club. Può eguagliare Raffaele Di Fusco, l'unico altro portiere ad aver fatto bis che era casertano, ma napoletano lo era diventato".
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