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Meret torna nella sua Udine: partita amarcord. L’analisi

(Photo by Getty Images)

Alex Meret torna a casa: il portierino azzurro si presenta in quel di Udine e si prepara alla partita amarcord. Il Corriere dello Sport ha evidenziato proprio questo aspetto. Meret torna a casa   Serata davvero speciale, quella di domani, per...

Alessandro Silvano Davidde

Alex Meret torna a casa: il portierino azzurro si presenta in quel di Udine e si prepara alla partita amarcord. Il Corriere dello Sport ha evidenziato proprio questo aspetto.

Meret torna a casa

Serata davvero speciale, quella di domani, per Alex Meret. Serata anzitutto di toccante amarcord, perché quello di Udine per lui non è, e non sarà mai, uno stadio come tutti gli altri. E’ quello della sua città, lì dov’è nato e cresciuto calcisticamente, sbocciando nelle giovanili delle Zebrette, continuando poi a germogliare con rapidità impressionante.

Accompagnato da un karma già ben delineato, con la Nazionale (maggiore, esordio assoluto con l’Armenia) e la Champions (assieme al Liverpool) raggiunte ad appena 22 anni, ed orizzonti sempre più aperti da qualsivoglia angolazione. Il giro l’ha fatto piuttosto largo prima di tornare in campo nella sua Udine: per la prima volta in assoluto, per di più da titolare d'un club di spessore, tra l’altro fortemente voluto.

Esperienza diversa

Esperienza dunque del tutto nuova e gratificante per lui, da vivere intensamente e con freddezza e determinazione (consuete) al cospetto di quei genitori - mamma Manuela e papà Arrigo - che l’hanno accompagnato lungo tutto il percorso, sin da piccolo, da quando decise di voler diventare un numero “uno”. In tutti i sensi. Anche nei momenti più complicati (ce ne sono stanti, eccome, e tutti cagionati da infortuni di vario genere), allorquando la mamma, assieme alla sorella Michela, decise di trasferirsi a Napoli per rendergli più lieve la lunga e sofferta riabilitazione.