1) Osimhen insiste nelle sue mattane. Ma il Napoli le assorbe con indifferenza. Può attendere, ha credito e solidità, prosegue nella ricerca di acquisti per comprare gol. Il resto si deve alla previsione di un incasso certo. Nel Galatasaray ha piantato e seminato a futura memoria 37 reti: 26 nel campionato turco, 5 in coppa, 6 in Europa League. Qualcuno lo prenderà. Se l’acquirente è italiano (Juve o Milan) prezzo da rivalutare. In caso contrario, oggi il bomber più lunatico sarebbe un macigno sui binari del Napoli in corsa. De Laurentiis tace, invece.
2) C’è una nuova idea di calcio. Non comprare più talenti da rivendere con profitto. Ma formare la grande squadra. Vincente. Solida. Ambiziosa. Roba da Conte.
3) È cambiato il clima ai vertici. Conte non minaccia strappi, dopo il chiarimento di Ischia. Sa che può vincere ma non più da solo con sforzi titanici. È convinto che non sia stato sostituito per tempo Kvaratskhelia solo in previsione di un colpo estivo. Quello che sta per succedere.
4) Con due ex solisti, che sembrano ora intendersi, sono bravi a passare inosservati gli altri due del quartetto. Non fanno ombra Andrea Chiavelli ai conti e Giovanni Manna al mercato, direttore sportivo muto, come seppe essere Cristiano Giuntoli, purtroppo fino allo scudetto 2023".
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