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McTominay pazzo di Napoli: “Che emozione l’esordio al Maradona! La notte dopo Bergamo fu pazzesca”

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Lo scozzese innamorato pazzo della città partenopea
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Scott McTominay ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato del Napoli e raccontato ai tifosi la SUA Napoli, il suo impatto con la città, il suo modo di vivere la cultura partenopea. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Cosa ha pensato quando il Napoli ha cominciato a lavorare per portarla in Italia? «Ne avevo sentito parlare durante gli Europei e c’è stata un’immediata attrazione. Quando è arrivata questa occasione, l’ho presa seriamente in considerazione. All’istante. Non mi era mai capitata prima. Volevo essere sicuro che fosse la decisione giusta in quel periodo e per il futuro, così mi sono informato bene sul progetto, sulla squadra e sull’allenatore. E il ds Giovanni Manna ha avuto una grande influenza su di me, aiutandomi. È venuto a casa mia a Manchester, abbiamo avuto una conversazione molto piacevole: mi ha spiegato la cultura, la storia del club, della maglia e di Napoli, del suo stadio meraviglioso. La passione dei tifosi, il mito di Maradona, il cibo che è incredibile. E ovviamente l’opportunità di poter vincere trofei importanti che avrebbero fatto crescere la mia carriera. Qui sono molto contento e voglio continuare a fare del mio meglio in campo».


Napoli l’ha accolta come una star. Se lo aspettava? «Assolutamente no. Quando sono sceso dall’aereo, mia madre che era dietro di me non aveva idea che i tifosi fossero così passionali e affettuosi, noi sapevamo del loro legame alla maglia, ma non potevamo credere ai nostri occhi. È un momento che ricorderò per il resto dei miei giorni».

Dall’Old Trafford, teatro dei sogni, al Maradona. Differenze tra Manchester e Napoli? «Sono cresciuto nello United, là ho avuto una forte educazione, anche sportiva. E a Napoli ho ritrovato quelle sensazioni, quel desiderio di rispettare sempre il lavoro e la storia del club».

Primo pallone toccato al Maradona e subito gol. Cosa ha provato? «È stato un momento molto significativo per me perché volevo così tanto venire qui a Napoli... C’erano aspettative perché sono stati spesi anche tanti soldi. Volevo dare da subito il mio massimo. Voglio essere un giocatore che dà tutto in ogni circostanza. Sono sincero, i primi secondi passati al Maradona mi hanno impressionato, non li dimenticherò mai».

Cosa ha pensato quando di rientro da Bergamo avete trovato l’aeroporto invaso dai tifosi nel cuore della notte? «È stato incredibile, mai visto nulla di simile in vita mia. Questo dimostra quanto i tifosi tengano alla squadra. Credo sia importante ripagare i fan del supporto che ci danno, per tutti i sacrifici che fanno per seguirci in giro per tutta la stagione».

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