La rivoluzione scozzese
—"McTominay ha rivoluzionato il centrocampo del Napoli: è atterrato per sostituire Zielinski e neanche un attimo dopo è decollato creando uno stile tutto nuovo. Molto simile a quello del suo allenatore: caratteristiche fisiche e tecniche differenti, per carità, ma il carattere è quello del Conte mediano. McT abbina la tenacia, la potenza e la perseveranza a un’incredibile serenità nella gestione delle situazioni di gioco. È una qualità innata, probabilmente".
Che numeri per il centrocampista dal senso del gol
—Il quotidiano analizza i numeri del centrocampista scozzese:
"Contro l’Atalanta, dicevamo, ha segnato ancora, come a Firenze, secondo gol in tre partite e quinto in 18 partite di campionato, con 2 assist a coté. E ancora. Nessun giocatore scozzese ha realizzato in Serie A più gol in trasferta in una sola stagione rispetto a McTominay: 4, eguagliando il compianto Denis Law (1961-62 con il Torino) e Lewis Ferguson del Bologna 2022-23 con il Bologna), ma con mezzo anno da sfruttare ancora. Non finisce mica così, però, l’album delle statistiche: tra i centrocampisti, analizzando il campionato in corso, soltanto Pulisic (56) ha toccato più palloni all’interno dell’area avversaria rispetto a a lui (54); soltanto Nico Paz (67), ha effettuato più tiri di Scott (37); e solo Zaccagni (6) ha segnato più gol di McTominay. Del resto, i suoi inserimenti sono una chiave del gioco del Napoli: parlando sempre di centrocampisti, solamente Nico Paz (34) e Maldini (28) contano più partecipazioni a un’azione esclusivamente con un tiro (26). A proposito, tra i debuttanti in Serie A è il terzo per coinvolgimento attivo in una rete: 7, tra gol segnati e assist (avanti a lui Dovbyk con 9 e Nuno Tavares con 8)".
Uno dei migliori investimenti dell'era De Laurentiis
—"Bilancio finale: i 30 milioni che il Napoli ha speso per lui rappresentano uno dei migliori investimenti dell’era De Laurentiis. Il ds Manna l’ha corteggiato, è stato a casa sua, ha cenato con la sua famiglia a Manchester e poi ancora. E alla fine, sfruttando anche la scadenza alle porte e la necessità dello United di realizzare un profitto netto con un prodotto dell’Academy, l’ha portato alla base. Napoli, tra l’altro, gli piace da morire: sta bene, è felice, gira, fa il turista, assapora. Letteralmente. Domenica sera, approfittando del giorno libero, ha cenato a Chiaia, all’Ostaria Pignatelli, insieme con Gilmour e Billing. Due scozzesi, un danese e un menù napoletano doc: assaggi di pasta e patate e genovese, polpette al ragù, friarielli. Well done".
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