La Gazzetta dello Sport ha analizzato i dati offensivi del Napoli di Antonio Conte, evidenziando un peggioramento delle statistiche in attacco dopo il cambio di modulo al 4-3-3 e l’inserimento di Scott McTominay. Una scelta tattica che ha portato benefici in alcune fasi del gioco, ma che ha avuto un impatto meno positivo sul rendimento offensivo della squadra. Di seguito, quanto riportato dal quotidiano.


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McTominay e il 4-3-3: un binomio che non funziona? I numeri parlano chiaro
McTominay e il 4-3-3: un binomio che non funziona
—"Il paradosso è che l’involuzione sia cominciata con il cambio di sistema e il passaggio al 4-3-3. La spiegazione, però, c’è. Conte ha lavorato per tutta l’estate sul 3-4-2-1, puntando forte sull’interscambio esterno-trequartista per aprirsi varchi e sfruttare l’effetto sorpresa. E nelle prime cinque giornate ha messo a segno 9 reti, calciando 80 volte verso la porta e 22 nello specchio, per una percentuale realizzativa dell’11,3% e un “expected gol” da 7,9. Poi, quando ha inserito McTominay, il suo Napoli è diventato via via più prevedibile e ora fatica a trovare la via del gol. Nelle ultime cinque, i numeri sono crollati: 3 reti, 60 tiri di cui 14 nello specchio, percentuale realizzativa al 5% e 4,8 di “expected gol”.
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