E non c’è dubbio che il giocatore che meglio ha incarnato l’idea di calcio di Mazzarri sia stato Marek Hamsik, che del Napoli è stato a lungo capitano, alzando due trofei. Lo slovacco in fase di non possesso era un centrocampista puro, portando a cinque la linea del Napoli mazzarriano. Ma in fase di proiezione in avanti era uno dei “tre tenori” con Cavani e Lavezzi che entusiasmavano la tifoseria azzurra.
Ecco, Mazzarri vuole trasformare Zielinski in un giocatore che ogni stagione concluda a doppia cifra di gol. Finora c’è riuscito solo con Rino Gattuso nel 2020-21 (8 reti in campionato e 2 in Europa League). Mentre se guardiamo ad Hamsik proprio con Walter ebbe il suo periodo più prolifico concludendo tutte e quattro le stagioni con il toscano in doppia cifra. Per riuscire in questa trasformazione tattica, Zielinski dovrà abituarsi a buttarsi negli spazi e a cercare meno di avere la palla tra i piedi. Un cambiamento più facile da spiegare a parole che a realizzarlo sul campo. Diciamo che Piotr ha l’intelligenza tattica per poterlo fare. Ma finora ha giocato più che altro in una maniera diversa. Non saranno cambiamenti che potremo vedere rapidamente, ma il cammino dovrebbe essere quello. Inoltre Mazzarri - come del resto insisteva in allenamento anche Spalletti - vuole che i suoi calciatori tirino sempre al meglio per inquadrare la porta e su questo Zielinski può davvero fare molto di più con le sue potenzialità".
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