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Mario Rui è tornato in cattedra, da Professore, come disse Spalletti. Il suo ingresso in campo ha cambiato il volto della partita con il Cagliari, indirizzandola decisamente a favore degli azzurri.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Napoli-Cagliari l’ha cambiata (anche) Mario Rui, basterebbe andarsi a rivedere gli highlights e gustarsi la scena madre, quella che stappa la partita: lui sta largo a sinistra, Kvara è entrato un po’ dentro al campo, neanche tanto, e quando riceve dalla verticale Rrahmani-Raspadori, sa che per attaccare la linea c’è il portoghese, con il suo piede vellutato, che dà forza, rotondità e peso al traversone per Osimhen. Mario Rui si è catapultato così nel Napoli, se lo è preso di slancio, con quella sua faccia tosta che ha conquistato anche Mazzarri, immediatamente: «È chiaro che con i sistemi che adottiamo abbiamo bisogno di un calciatore che vada in sovrapposizione con l’esterno. Kvaratskhelia ha risentito di quest’assenza, perché gli è mancato il sostegno. E questo ti toglie lucidità sotto porta, ti costa maggior fatica e ti costringe a far la guerra con gli avversari che ti triplicano». Mario Rui ha fatto un po’ da “sfollagente”, ha liberato Kvara dal caos, ha sistemato l’espressione sgonfia di Osimhen, ha ordinato i pensieri scomposti ed ha dato un senso a quel rinnovo firmato in estate, in ritiro, fino al 2026. Quando avrà trentacinque anni e magari lo rimpiangeranno".
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