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La dura critica di Antonio Corbo al direttore sportivo azzurro
Il Napoli fino ad ora è stata la maggior protagonista del mercato di Serie A eppure questo non è servito ad evitare le critiche. Nel mirino Gioanni Manna contro cui si è scagliato Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica. A seguire le sue parole.
"Non è superfluo rilevare che il mercato condotto da Giovanni Manna e ispirato da Antonio Conte, tollerato da De Laurentiis e
Chiavelli, risulti ancora incompleto, se non confuso e contraddittorio. Comincia con l’assalto allo svizzero Dan Assane Ndoye, classe 2000 gradito a Conte, ma scippato dal Nottingham Forest, prosegue con l’acquisto del coetaneo 25enne Lucca per 35 milioni, mentre l’Atletico Madrid si assicurava per quasi la metà Jack Raspadori, dopo i 6 gol, in parte decisivi per lo scudetto. Un giorno o l’altro Aurelio De Laurentiis farà due conti, memore del suo culto dell’avarizia purtroppo tradito, e detterà meglio l’indirizzo tecnico finanziario. Condizionare il costoso riscatto di Hojlund alla qualificazione Champions, ad un limite di gol e presenze non sembra un dettaglio legittimo di una trattativa per un giocatore che non ha brillato l’anno scorso nel Manchester United ma una solenne eresia. Una volta c’erano manager che si sedevano con la controparte ad un patto. Ci alziamo solo dopo la firma. Nei tempi delle Pec un affare può durare anche 80 giorni, quanto basta per farsi sfuggire un buon giocatore o fare il giro del mondo".
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