Sulla vendita di San Siro
—"Credo che la vendita in cambio di un investimento rilevante anche sull’area, sia nell’ordine delle cose. San Siro, come il Maradona, è un simbolo della città. Visto che i club hanno deciso di investire in maniera così importante, era un passo da fare. Se a Napoli ci fosse una situazione analoga, ci penseremmo anche noi".
Sulla vendita del Maradona
—"Se ci fosse un investimento importante sullo stadio, il tema si porrebbe. Ovviamente sarebbe la fine di un percorso di valutazione dello stadio. Ci sono delle regole da rispettare, un iter da seguire, parliamo di un bene pubblico che è nella disponibilità dell’amministrazione. Nel rispetto delle regole dello Stato. In cambio dell’investimento sullo stadio, siamo disposti a valutare anche la cessione dell’impianto alla fine dell’investimento o in cambio dell’investimento. C’è una procedura amministrativa da seguire: a Milano ci lavorano da sei anni. Noi siamo aperti a qualsiasi soluzione".
Sulla possibile demolizione dell'attuale stadio del Napoli
—"Non si può demolire interamente il Maradona, così come non si può demolire interamente San Siro. Si può fare una demolizione parziale che consentirebbe un miglioramento consistente".
Sulla possibile realizzazione di un nuovo impianto a Poggioreale
—"E lo confermo. Lì c’è un tema di realizzabilità. Invitiamo a guardare le cose con pragmatismo. Ci sono una serie di vincoli complicati. L’obiettivo di tutti è fare le cose realmente".
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