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Lutto nel mondo dell’etere campano, è morto Antonio Romano: fondatore di Radio Amore

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È stato fra i pionieri delle radio libere e fondatore di Radio Alternativa Palepoli, oggi Radio Amore, nel 1975
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Addio ad Antonio Romano, fra i pionieri delle radio libere e fondatore di Radio Alternativa Palepoli il 15 dicembre 1975, divenuta oggi Radio Amore di cui era editore. Paladino della canzone classica napoletana, sua grande passione. Uomo di straordinaria cultura. Musicista, sommelier, sindacalista, scrittore.

Addio ad Antonio Romano, fondatore di Radio Amore

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Scrive il figlio Daniele Ivan con un post su Facebook: "Da figlio ho sempre cercato di dare il massimo per guadagnarmi la sua approvazione, la sua stima. Ho praticamente vissuto in simbiosi con lui, ho ereditato la passione della radio da lui. E si scusava di questo, fino all’ultimo. Diceva: “Ho fatto due cose sbagliate, lasciarti questa gatta da pelare e lasciarti da solo”. Perché spesso si sentiva poco bene, aveva la mente di un ragazzino e il corpo di un anziano.


La radio sarà sempre famiglia, e papà continuerà a vivere attraverso la sua radio, che ancora oggi vive e brilla di luce propria. Non potrà assistere alla festa dei 50 anni di ininterrotta attività, era il 1975, ma la festa ci sarà e sarà certamente dedicata al suo straordinario lascito. Lascia Donna Teresa, moglie e compagna sempre presente, fin dalla nascita di Radio Alternativa Palepoli. Grazie al loro Amore è nata la radio, poi la famiglia. È stato un percorso incredibile. Lui si diceva orgoglioso dei suoi figli, ma siamo noi, Romina e Daniele, orgogliosi di aver avuto un papà così buono e leale.

Papà è sempre stato il mio punto debole, ma anche la mia forza. Ho cercato in tutti i modi di salvargli la vita, e c’ho creduto fino alla fine, così come lui. Voleva tornare a casa, lo ripeteva tutti i giorni, diceva di non volersi arrendere.

Ha sofferto e lottato tanto, diceva sempre che i Romano per raggiungere un obiettivo hanno sempre sofferto, ma che poi riuscivano a saltare sull’ultimo vagone del treno, probabilmente questo treno correva troppo velocemente anche per lui. Se dovessi avere un figlio aspettatevi certamente un Antonio, perché la vita è un cerchio".

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