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Luperto: “Napoli, ecco con chi sono rimasto in contatto. Raspadori o Baldanzi? Vi spiego”

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L'ex difensore azzurro ripercorre i cinque anni all'ombra del Vesuvio e presenta la sua personalissima Napoli-Empoli
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Luperto, ex difensore azzurro, presenta Napoli-Empoli in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

C'era una volta un ragazzino nato a Lecce e sosia di Raul Albiol... Le dice niente? «E' così che mi chiamavano ai tempi di Napoli».


Lo sente ancora? «Sento Koulibaly. E Meret».

5 anni a Napoli, sensazioni? «Napoli è nel mio cuore, ci vado sempre con gioia. La mia compagna Fabiana e il mio storico agente Diego Nappi sono napoletani. Ho tanti amici, tantissimi ricordi».

Ma domani sarà spietato «In campo per forza, sempre. Abbiamo bisogno di fare risultato, di dare una risposta. Ci giochiamo tutti qualcosa di importante, chi in un senso e chi nell'altro». 

Cos'ha detto ai suoi dopo Frosinone?  «Che serve più coraggio. Più sfrontatezza. Che bisogna ripagare la fiducia di chi crede in noi. (Per la salvezza, ndr) Servono continuità, forza mentale, voglia di sacrificarsi e dare tutto. Le componenti sono queste».

Sogna la Nazionale?  «Assolutamente si. E lo farò fino a che avrò la forza di giocare: è il massimo, ci spero e continuerò. Non si molla». 

Quanto pesa per l'Empoli il ritorno di Baldanzi? «Tanto, davvero. Ha enormi qualità, ci aiuterà molto a recuperare al più presto posizioni e punti».

Baldanzi o Raspadori? «Due grandi giocatori, rapidi, baricentro basso. Jack è più centravanti, Tommy più trequartista. Raspadori ha dimostrato di più, per il momento, mentre Baldanzi non ha ancora espresso tutto il suo valore. Diamogli tempo». 

Lupo contro Raspa, domani «Va marcato bene in area e non solo: si muove tanto e ha anche il tiro da fuori. Difficile».

Lo ha studiato? «Studio ogni avversario: ci danno dei filmati e io li osservo attentamente, guardo i movimenti. Non c'è solo Jack, comunque: occhio a Simeone, Kvara, Politano, Lindstrom». 

Manca Osimhen «Un problema in meno, sì, ma ripeto: sono davvero tanti, loro». 

La Toscana vive giorni drammatici «Sono e siamo vicini alle famiglie colpite dalla tragedia. Guardo le immagini dell'alluvione, penso ai morti, alle difficoltà. E il cuore si stringe. Abbraccio tutti».

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