La maledizione infortuni è iniziata ad agosto con lo stop di Big Rom
L'inizio di stagione del Napoli è stato caratterizzato da numerosi infortuni iniziando da Lukaku e la lista continua ad aggiornarsi con Anguissa. I grandi protagonisti che sono costretti a fermarsi ai box costringendo Conte a reinventarsi. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza la lunga lista. A seguire un estratto dell'articolo.
Da Lukaku ad Anguissa, la lunghissima lista dei protagonisti infortunati
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"C’era una volta il soleo. E poi è venuto il tempo del flessore. Anno nuovo e vita vecchia, dentro un’infermeria che sembra la hall di un albergo, gente che va e poi che viene, in un tormento che toglie il fiato, anzi gli uomini, ad una squadra improvvisamente spogliata delle sue stelle e infilata in clima da tregenda per tutto ciò ch’è successo a Bologna. C’era una volta Lukaku, sorridente e reattivo come in gioventù, fino al momento in cui - la mezz’ora - dell’amichevole estiva con l’Olympiakos, non gli è partito il sinistro e con lui mezza stagione: alzando gli occhi al cielo, e implorando per un aiutino che non guasterebbe al Napoli, tornerà tra un mesetto, ma Big Rom intanto corre per lottare assieme agli altri. E c’era pure Kevin De Bruyne, certo che sì: chi l’avrebbe detto, otto mesi fa, che avrebbe provato ad illuminare Napoli con la sua classe immensa e un talento da lasciare sbalorditi? Ma poi, proprio mentre stava per scacciare via le prime ombre - per quello scioccante scivolone ad Eindhoven, una ferita sulla quale poi è stato gettato sale successivamente - mentre realizzava il rigore che avrebbe provveduto a sbarazzarsi dell’Inter, gli è andata via la coscia destra e i quattro mesi che verranno, come da protocollo per accidenti del genere. C’erano anche Gilmour e Spinazzola nel maxi organico allestito per il triplo e anche quadruplo impegno: solo che assieme si sono fermati, contro il Como, e ora tanto l’uno quanto l’altro sperano di farcela per l’Atalanta o almeno per il Qarabag, perché a centrocampo c’è bisogno di gente e per garantirsi gli equilibri un esterno che sappia scalare in avanti o all’indietro torna utilissimo".