Lorenzo Lucca e Moise Kean condividono un’unica missione: segnare. Ma il modo in cui vivono il campo è completamente diverso. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna de Il Mattino.

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Fiorentina-Napoli, Lucca e Kean a confronto: due centravanti, due mondi – Mattino
Due nove, due stili: Lucca e Kean raccontati in vista di Fiorentina-Napoli
—"Lui e Kean, il suo rivale in viola, hanno poco in comune, a parte fatto che potrebbero presto ritrovarsi insieme con I'ltalia di Gattuso. Sono tutti e due molto centravanti, nel senso stretto del termine: attaccanti con il nove sulle spalle, l'area come recinto e il gol come unico orizzonte. Poi, ovvio, ognuno lo cerca (il gol) per delle vie che sono molto diverse tra di loro. Sono punte di riferimento lontane nelle somiglianze. Ma se nella Fiorentina, tutto ruota attorno a Kean, nel Napoli è Lucca che deve adattarsi al gioco degli altri. Per quanto entrambi grandi, grossi e votati alla specializzazione estrema, hanno difatti maniere profondamente diverse di annusare la porta avversaria, di partecipare alla partita, di connettersi alla squadra, di consumare le emozioni, di esprimere le passioni e infine di riuscire a segnare. Chissà se potrebbero giocare assieme. A volte, a vede lungamento della squadra, non ne fa realmente parte, resta assente e poi castiga. Come ha fatto due volte con la Nazionale contro Israele. Il gioco di Lucca è differente: si deve muovere di continuo e quindi deve muoversi di conseguenza anche chi gli sta attorno, va dove pensa che il compagno possa spedirgli il pallone, "detta il passaggio", fa la sponda come si suol dire, fa salire i compagni, torna spesso a dare sostegno alla manovra".
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