Beukema, Lucca e Elmas, quando faranno la differenza?
—"Ahia, la difesa Beukema, l’ossessione di un mese e mezzo, non è ancora riuscito a diventare dominante, garanzia di padronanza di un settore che senza Rrahmani e pure senza Buongiorno ha vacillato ed è crollato per sette partite consecutive: responsabilità personali, poche, perché gli errori appartengono al gruppo, ma ancora presenza priva dell’autorevolezza del recente passato. Essendo alto due metri e un centimetro, Lucca mostra in tutta la sua enormità il disagio di chi vorrebbe ma non sa - non ora - come riuscire a sopportare la responsabilità di essere il vice di Hojlund dopo essere stato il vice di Lukaku: un gol al Pisa, di fisicità e anche di bellezza, è stato una luce tra le ombre di quest’avvio, in cui l’area di rigore avversaria gli è sembrata troppo stretta, mentre a Udine (14 reti in tutto) era completamente sua. A Eindhoven ne avrà un’altra a disposizione. Elmas è arrivato proprio all’ultimo momento, quasi sul suono della sirena, centrocampista in più per allungare l’organico e per avere una scelta in più, soprattutto quando Anguissa andrà via per la Coppa d’Africa: le strategie sono state modificate dall’infortunio di Lukaku, che ha spostato su Hojlund le principali attenzioni del Napoli, costretto a rinunciare ad un mediano che avesse fisicità e sapesse fungere da frangiflutti. Elmas è diventato un profilo alternativo, lui così diverso, più mezzala che altro, forse anche più esterno, certo tante cose - come dimostrato con Spalletti, 6 gol nell’anno dello scudetto - e in questa squadra ha potuto prendersi poco, ciò che lasciano (chiaramente) i Fab Four. Chi l’avrebbe detto, ad agosto?"
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