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Ora tocca al Chucky Lozano: sarà lui l’uomo sprint di Spalletti?

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Contro la Roma toccherà al Chucky Lozano

Sara Ghezzi

Il Napoli si avvia questo finale di stagione scoppiettante che lo vede impegnato nella corsa scudetto con Milan e Inter. La squadra di Spalletti lunedì sarà impegnato contro la Roma per rifarsi dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Il tecnico toscano in questo rush finale punterà su un giocatore che in questo campionato è mancato tanto tra infortuni e scelte tecniche: Hirving Lozano. L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport ha analizzato la situazione del Chucky che contro i giallorossi avrà la chance di partire dal primo minuto.

Ora tocca al Chucky Lozano: sarà lui l'uomo sprint di Spalletti?

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Di seguito un estratto dell'articolo:

 "Lunedì in Chucky. Con Lozano dal primo minuto così come non accadeva da un po': l'ultima volta a Verona, cioè un mese fa, e poi arrivederci e grazie. Adios: un po' per scelta tecnica e un po' perché, tipo con l'Atalanta, Hirving raggiunse il gruppo a ventiquattro ore dalla partita dopo una trasvolata oceanica e soprattutto dopo aver giocato tre gare di qualificazione mondiale con il Messico in una parentesi appena. Insomma, la fatica si è fatta sentire e il Napoli doveva correre. E oggi ancora di più: la sfida con la Roma è decisiva, cruciale, una sorta di ultima spiaggia-scudetto alla luce della sconfitta con la Fiorentina, e così Spalletti ha evidentemente pensato di cambiare marcia e di sfruttare la velocità del signore in questione. Uno che di recente s'è conquistato la copertina proprio a Bergamo, con un contropiede doc concluso con la rifinitura per Elmas-gol, ma anche uno di quelli che proprio non sono riusciti a cambiare l'inerzia della giornataccia color Viola. Capita, inutile rimuginare. No, per niente: meglio guardare al domani. Cioè a lunedì: giornata di grandi impegni per tutti.  

E allora, il ritorno del Chucky: primo uomo del tris di trequarti nel 4-2-3-1 di partenza, e poi all'occorrenza freccia destra del tridente nelle metamorfosi tattiche in corsa. Cosa cambia? Nulla: lui dovrà comunque garantire sprint, imprevedibilità, puntare l'uomo e ricamare. E magari segnare: appena 4 finora le reti realizzate in campionato, a fronte delle 9 collezionate una stagione fa a parità di giornate. Tra l'altro a inizio febbraio, e dunque proprio nel momento in cui aveva smaltito gli strascichi del Covid contratto a Natale e stava cominciando a dare segnali di ritrovata incisività anche realizzativa - tipo la doppietta di Bologna - è stato costretto a fermarsi ancora per un infortunio piuttosto serio rimediato in Nazionale. Per la precisione: una lussazione della spalla destra che l'ha costretto a saltare quattro partite e a mettere insieme appena gli otto minuti finali dello scontro diretto per il primo posto con il Milan. Insomma: non è stato granché fortunato.

Nelle ultime cinque partite, tra l'altro, ha giocato dall'inizio soltanto una volta: a Verona, però a sinistra, e a seguire panchina con l'Udinese; una ventina di minuti convincenti con l'Atalanta; e il secondo tempo con la Fiorentina. Con avvio promettente e successivo declino (collettivo). Su e giù. Anzi, più giù che su: ecco perché la scelta di Spalletti di rilanciarlo con la Roma assume un significato molto importante sia per lui, a caccia di un riscatto personale in virtù di quanto raccontato, sia per la squadra, in attesa di energie e forze tali da rigenerare l'umore nel momento più delicato dell'anno: quello dell'ennesima rimonta e di un sogno che nessuno, davvero nessuno vuole archiviare nel cassetto dei ricordi. Sì: urge uno sprint-scudetto. Anche sulle ali del Chucky".