Ovvero: la società vuole che rinunci e il giocatore, invece, non vuole. Semplice, cioè no. Ma sono storie già viste negli affari del calcio: ognuno prova a tutelare i propri interessi fino alla fine, fino all’ultimo millimetro dell’ultima curva, e all’improvviso l’atto conclusivo di una trattativa pronta per lo champagne comincia ad assomigliare a un classico braccio di ferro. Per venirsi incontro, comunque, c’è ancora un po’ di tempo: il mercato chiuderà domani alle 20 e una stretta di mano risolverebbe problemi e imbarazzi vari.
Del tipo: Lozano ha il contratto in scadenza nel 2024 e a gennaio acquisirà lo status di parametro zero; il Psv è disposto a pagare una quindicina di milioni tra base fissa e bonus; il Chucky, già ieri, s’è allenato a parte in attesa del trasferimento e i profili in scadenza non sono sempre parte del progetto - come accadde con l’eccezione Hysaj - e anzi lavorano fuori rosa: vedi Milik, vedi Demme. Sì, Diego il tedesco: ieri ha seguito la Fiorentina su Instagram e all’improvviso il suo nome ha ricominciato a circolare nell’ambiente viola nel caso di cessione di Amrabat. Il caos degli istanti finali.
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