L'edizione odierna de Il Mattino dedica un interessante focus al Chuky Lozano
rassegna
Lozano tra magia e imperfezione: ritratto di un giocatore “bello e possibile”
Tra bellezza ed errori banali, Lozano rinuncia alla semplicità e segna solo gol da manuale del calcio
Così sulle colonne del quotidiano partenopeo l'analisi della prestazione del giocatore azzurro in Napoli-Ajax: "È la sua prima vera bella partita della stagione, ma rimane lo sciagurato Lozano proprio per quello che Gianni Brera attribuiva a Egidio Calloni passando da Alessandro Manzoni: la capacità di fare cose assurde e gol belli riuscendo a sprecare quelli facili. In questo Napoli delle esagerazioni col sorriso, un Lozano così ci sta tutto. Una attrazione di palleggio e scambio, dribbling e finte, per poi tirarla alta, mentre Spalletti giustamente la vorrebbe in porta. Ma quando si gioca così, quando si ha un controllo totale del campo, allora quelli come Lozano diventano l'errore di tolleranza, il prezzo da pagare al calcio di strada, l'imperfezione bambina che accresce la bellezza della vittoria perché passa per l'estetica del gesto". Lozano, tutto e il contrario di tutto, straordinarietà ed imperfezione, magia e sbandamento: è il ritratto di un giocatore bello e possibile, capace di gesti atletici da sogno e di errori sotto porta da giocatore in erba: "Le sue ubriacature degli avversari, i suoi scatti anche quelli a vuoto sono accelerazioni che diventano agguati negli scambi con Kvara. Duplice meraviglia (...) Si permette anche il colpo di tacco, annunciando a tutti che è tornato, padrone dell'area e dei suoi gesti, crudeltà e fantasia, ornamento e delitto subito dopo quando perde il pallone. Ma è Lozano, prendere o lasciare. È l'abbandono e la resa dell'ordine, davanti a un generatore automatico di caos e assedi".
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