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Lozano scalpita: è il suo momento. Gattuso gli dà fiducia

NAPLES, ITALY - DECEMBER 01: Hirving Lozano of Napoli  during the Serie A match between SSC Napoli and Bologna FC at Stadio San Paolo on December 1, 2019 in Naples, Italy.  (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Un po’ in ombra Hirving Lozano. Il messicano infatti non è riuscito ancora a conquistare la fiducia di Gennaro Gattuso. Il mister lo ha detto più volte: il messicano è pieno di qualità, ma deve imparare il modulo e a dosare...

Alessandro Silvano Davidde

Un po' in ombra Hirving Lozano. Il messicano infatti non è riuscito ancora a conquistare la fiducia di Gennaro Gattuso. Il mister lo ha detto più volte: il messicano è pieno di qualità, ma deve imparare il modulo e a dosare l'intensità nei momenti chiave della partita. L’uomo dell’ultimo minuto questa volta spera di ribaltare la storia: e guardarla dal primo (minuto). Di seguito l'analisi del Corriere dello Sport.

Lozano ha la possibilità di riscattarsi

L’uomo di coppa. Già, finora pare proprio che sia questa la dimensiona azzurra del Chucky: con Carletto è stato così, lo dicono le cinque presenze dall’inizio sulle sei partite giocate, e con Gattuso il trend dovrebbe essere confermato. Oggi con il Perugia, dicevamo, in Coppa Italia: che non ha certo l’appeal internazionale dell’altra competizione, è chiaro, ma comunque è già qualcosa considerando i precedenti. Striminziti, per la cronaca: appena 21, i minuti collezionati da Lozano nelle quattro giornate della nuova gestione. Una miseria sottolineata anche dalla rivoluzione del pueblo social messicano: tifosi virtualmente inferociti con Rino, dal Messico, per lo scarso utilizzo della stella della loro Nazionale. Commenti su commenti e i titoli dei siti web locali. 

Di questi tempi, però, va così: Hirving magari non se l’aspettava, ci mancherebbe, ma a dirla bene non se l’aspettava anche il Napoli: le premesse e i milioni (50) investiti per acquistarlo lasciavano presagire altro. Il problema? Con Ancelotti, il suo primo sponsor, innanzitutto tattico: lo ha sempre impiegato da seconda punta piuttosto che da esterno, il suo ruolo. E poi, beh, si sa: cominci a scendere, perdi fiducia e anche il posto. Ora, però, è arrivato il motivatore Gattuso.