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Lotta all’antisemitismo nel calcio, il Viminale sceglie la linea dura

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Il Mattino analizza oggi le decisioni del Governo sulla scottante questione del razzismo nel mondo del calcio
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Viminale avvia in modo concreto la lotta all'antisemitismo nel calcio. Ieri vertice tra i ministri Piantedosi e Abodi, alla presenza del coordinatore Giuseppe Pecoraro e di Gravina. Linea dura verso i colpevoli, per i quali sono previste misure importanti. Ne parla oggi il Mattino, di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione.

Lotta all'antisemitismo nel calcio: la decisione del Viminale

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"Politica e istituzioni sportive unite con l'impegno di debellare una volta per tutte razzismo e antisemitismo dal mondo del calcio. Un fronte comune sulla scia della Fifa (...) Gli ultimi casi del nostro campionato (Vlahovic, Lukaku, Hitlerson e Juric) hanno spinto a misure drastiche, così ieri al Viminale è stata sottoscritta una dichiarazione d'intenti per la lotta all'antisemitismo nel calcio.


Un'intesa trasversale tra i ministri Matteo Piantedosi, Andrea Abodi, il coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo Giuseppe Pecoraro e il presidente della Figc Gabriele Gravina con l'obiettivo di "rafforzare le azioni di contrasto al fenomeno, intervenendo con iniziative mirate che coinvolgono istituzioni, tesserati e tifoserie"; tolleranza zero e azioni mirate, per sensibilizzare, responsabilizzare e punire. Da visite guidate al "Binario 21" e altri "luoghi della memoria" per tesserati e tifoserie, a campagne social specifiche, fino all'inserimento nel codice etico delle società di riferimenti espliciti alla definizione di antisemitismo elaborata dall'International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra) (...) 

Divieto per le società di assegnare il numero di maglia 88 (richiamo esplicito alla simbologia nazista nella doppia H di "Heil Hitler"), rievocato dal recente "caso Hitlerson", in curva Nord all'Olimpico; nello scorso campionato di A il numero 88 era sulle spalle di Pasalic, Basic, Rincon e Praszelik. E ancora: pene inasprite in caso di recidive, e gare interrotte al verificarsi di cori, atti ed espressioni di stampo antisemita, vietati simboli che possa richiamare al nazismo e linguaggi discriminatori".