Vi siete sentiti in questi giorni?
"Sì, certo. Ci sentiamo sempre. È tranquillo, molto sereno, consapevole di essere in un momento cruciale. Il Napoli si sta giocando qualcosa di enorme, direi di inimmaginabile a inizio stagione. Ma per chi come me lo conosce da una vita, c’è sempre stata la certezza di vederlo ancora protagonista. Sapevo che avrebbe riportato in alto il Napoli e che sarebbe stato capace di lottare fino alla fine per il titolo".
Strano scherzo del destino: Lecce diventa un crocevia fondamentale per lo scudetto.
"In realtà sabato sono in due a giocarsi lo scudetto. Da una parte il Napoli di Conte, dall’altro il Lecce. Perché la salvezza del Lecce vale come uno scudetto, non c’è dubbio. Da uomo del sud è bello vedere queste due realtà dimostrarsi grandi club nel massimo campionato. Per questo sarei strafelice di vedere Antonio vincere a Napoli e il Lecce salvarsi. Una festa per tutti".
Antonio ha detto che in casa di scudetto, questo sarebbe «un prodigio».
"Beh, il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. E poi a gennaio gli hanno venduto il giocatore più talentuoso, il migliore della A appena due stagioni fa. Per questo un eventuale successo avrebbe una valenza maggiore. Ha avuto infortuni, difficoltà, ma ci ha messo sempre una toppa, tirando fuori il meglio da tutti i giocatori e giocando con tanti sistemi diversi. Ha dimostrato di sapersi adattare a tutto. E di riuscire a mettere a proprio agio i giocatori".
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