rassegna

Lazio-Napoli, in una sfida per la Champions vince la paura di non perdere: l’analisi

Il primo tempo del match dell'Olimpico si chiude a reti bianche
La noia prende il sopravvento in campo e fuori
Alex Iozzi

Chi nella giornata di ieri, nel tardo pomeriggio, ha deciso di sedersi sul divano, accendere la televisione e guardare Lazio-Napoli con l'intenzione di trascorrere due ore di sano divertimento sarà rimasto irrimediabilmente deluso. È il focus principale dell'edizione odierna del quotidiano Libero, che analizza i dati della gara dell'Olimpico e si concentra in modo particolare sulla lotta in corso in Serie A per classificarsi a fine anno nella casella del quarto posto, equivalente ad una qualificazione alla prima edizione della nuova Champions League.

"All'Olimpico non c'è stato uno scontro", l'analisi di Libero

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Di seguito quanto evidenziato dal quotidiano:

"Sfida tra due squadre che in teoria hanno giocatori scelti per predicare bel calcio e in pratica non giocano. I cosiddetti xG di questa partita, i gol attesi secondo la quantità e la posizione dei tiri, sono poco più di mezzo in totale: 0,41 per la Lazio, 0,17 per il Napoli.


Nessuna delle due si è avvicinata ad una segnatura con un’azione corale, quella a cui in teoria è votata la formazione di Sarri e quella ereditata da Spalletti. L’unico sussulto è stato la rovesciata di Castellanos, una prodezza dal nulla, da calcetto del giovedì, per una rete poi annullata per fuorigioco. Non è stato uno di quegli zero-a-zero perfetti figli di due forze che si scontrano e si annullano: non si è scontrato nulla, non ci sono state forze in campo ma una crescente rinuncia al tentativo di vincere la partita per paura di perderla".

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