La rete del fuoriclasse georgiano contro i bergamaschi è stato eletta come la più bella della stagione di Serie A. Un mix di forza, tecnica e talento cristallino
Khvicha Kvaratskhelia è il miglior giocatore della stagione di Serie A. Ma non solo. Il talento georgiano ha siglato anche il goal più bello del campionato appena chiuso. Nel corso dell'anno ha fatto innamorare di tifosi del Napoli con le sue giocate da vero funambolo lasciando gli avversari impietriti e gli appassionati di calcio estasiati. Uno di quei calciatori baciati dal dio di questo sport. Uno di quelli che non segna reti, ma opere d'arte come quello contro l'Atalanta. L'edizione odierna de Il Corriere dello Sportha sottolineato la bellezza di quel goal così simile ad un dipinto disegnata dai piedi magici di Kvaravaggio. A seguire un estratto dell'articolo.
Kvaravaggio ha dipinto un quadro contro l'Atalanta rendendo il goal un'opera d'arte
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"Per chi l’avesse dimenticato (ma come si fa?), per chi ce l’abbia impresso nella memoria (e ci sta), quel giorno, l’11 marzo, in Napoli-Atalanta, al 60' andò cosi: tackle di Anguissa sulla linea di metà campo e quasi sulla linea laterale contro Ederson, palla che scivola in avanti per Osimhen che va da Kvara, un po’ defilato verso sinistra, appena oltre la lunetta. Toloi, che gli sta di fronte, cerca la postura. Kvaratskhelia, che è baciato da Dio, l’ha già trovata, è ingobbito, controlla di esterno per tre volte, vira con l’interno, fa la conversione, s’accorge che Toloi gli ha lasciato luce, che Demiral è pietrificato, che Scalvini è già in terra, che Musso va abbattuto e che quello non è un capolavoro, è magia. È un fascio di luce che illumina ancora. È «pazzia», è dolcissima follia., è il gol più bello della stagione per la Lega di serie A, su decisione del popolo dei social, che l’hanno votato (estasiati) perché quello è un post che diventa un poster universale quando l’istantanea raffigura, come in un’opera d'arte, la folla d’atalantini che gli sta intorno mentre Kvara calcia: sono in otto, rapiti da quel genio, seduti e abbandonati in uno scatto che sa di calcio estremo".