Peccato veniale, soprattutto perché in realtà non ha avuto chissà quanto tempo: l'arrivo in Italia, i test, un giro veloce in città e la partenza per il Trentino. E poi Castel di Sangro, come un lampo: alla stessa velocità con cui il popolo in trasferta ha imparato a conoscerlo in questo mese. L'avvio è di quelli doc: è suo, il volto in copertina del primo libro sulla rivoluzione azzurra.
E allora, Kvara: numero 77 sulle spalle e 4 gol in cinque amichevoli. Per la precisione: due in occasione della prima uscita con l'Anaune, uno con il Perugia e uno mercoledì con il Girona. Su rigore: Osimhen non era in campo, d'accordo, ma lui s'è candidato sia per calciare dal dischetto sia per le punizioni. Giochetti di gambe a gogò (a volte uno di troppo), tunnel, strappi pazzeschi, gran controllo di palla in velocità e un tiro potente e preciso sempre ben calibrato.
Spalletti sta lavorando alla sua crescita tattica, anche perché sostituire Insigne significa dedicarsi alla fase difensiva, ma una scena catturata con il Maiorca non è passata inosservata: Kvicha che fa una diagonale e copre a destra, al polo opposto del suo raggio d'azione, a ridosso della propria area.
Osservandolo, tra l'altro, emerge chiaramente un altro aspetto: lui si diverte. Il suo è un calcio sfrontato, dribbling e gioia: «Per me non è un lavoro, è la mia passione. Da piccolo giocavo continuamente, in ogni momento. Io amo il calcio», ha detto nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni dei canali ufficiali del Napoli".
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